VIA DELLA TRIBUNA CAMPITELLI

VIA DELLA TRIBUNA CAMPITELLI di Claudio Di Giampasquale

È una breve strada al confine dei rioni Sant'Angelo e Campitelli all'interno del perimetro del Portico di Ottavia. Passa tra i templi di Giunone Regina e Giove Statore seguendo un tracciato che corrisponde al cuore dell'antico Porticus Metelli edificato nell'epoca repubblicana e successivamente ricostruito dall'imperatore Augusto che ne preservò estensione e fondazioni, dedicando il plesso all'amata sorella Ottavia nominandolo appunto Porticus Octaviae.

Oggi via della Tribuna Campitelli è inglobata nel Rione Sant'Angelo tra piazza Campitelli e via Sant'Angelo in Pescheria. In origine proseguiva fino a via del Teatro di Marcello. Fu accorciata negli anni venti dello scorso secolo in occasione degli "sventramenti" nell'ambito dell'ampio progetto di isolamento del colle capitolino per il quale fu cancellato il quartiere d'origine medievale che circondava le pendici est e sud-est del Campidoglio. Fatto che spiega la brusca interruzione di questa via.

Il nome via della Tribuna Campitelli deriva dall'abside o meglio dalla tribuna (termine che anticamente indicava il presbiterio delle chiese, il coro ed appunto l'abside) della Chiesa di Santa Maria in Campitelli che si affaccia su questa strada. 

Lungo questa tranquilla via si può ammirare un portico realizzato con colonne di spoglio provenienti probabilmente dal Tempio di Giunone Regina. Dinnanzi nascosta sotto l'intonaco e porzioni di cortina laterizia si erge la Torre Stroncaria un edificio del quattordicesimo secolo appartenuto alla famigli dei Vallati. Proseguendo sulla via, superato il portico, a sinistra si va verso il Teatro di Marcello, mentre a destra si entra nel Ghetto. 

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