SORA LELLA

LA NONNA CHE TUTTI AVREBBERO VOLUTO tratto da "Il Civico Giusto"

Così l'ha definita Carlo Verdone, aggiungendo: «Era figlia d'altri tempi, in bianco e nero. Anni poveri, la guerra, un banco di verdure a Campo de' Fiori, pochi spicci a fine giornata, fatica, pensieri. Ma sempre il sorriso sornione e la battuta romana tagliente, buttata quasi via. Lo sguardo di chi ha visto il brutto e il bello, di chi capito al volo chi sei: un miserabile, un cialtrone, un presuntuoso o una brava persona. Cara dolce matrona romana, cara Elena Fabrizi, saggia, premurosa, generosa, scoglionata, aiutaci a ritrovare la risata liberatoria, l' ironia, la saggezza nella vita. La sopportazione nelle fatiche. Cara dolce Lella, figlia di altri tempi che non torneranno mai più...»

Il Civico Giusto - Via di Ponte Quattro capi 16 - Sora Lella : Elena Fabrizi apre il suo cuore romano agli ebrei perseguitati. E' lei che porta il cibo ai fuggiaschi nascosti al Fatebenefratelli, è lei, insieme al marito Renato Trabalza, che tiene al sicuro nel suo ristorante una famigliola di perseguitati.

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