L' AUTO ELETTRICA DEL 1941 di Claudio Di Giampasquale (video dell'Archivio Storico Istituto Luce Cinecittà)
La citycar elettrica già girava nella capitale nel 1941, a testimonianza di questo filmato dell'Archivio Storico Istituto Luce girato in quell'anno. Agile e ad emissioni zero, questo prototipo fu un geniale risultato progettuale e industriale della creatività italiana, motivato dall'autarchia che a quei tempi spingeva a prodursi tutto da soli a causa dello scarso possesso di materie prime.
Dopo la Prima guerra mondiale, fu con la crisi finanziaria del 1929 in seguito al famoso «crollo di Wall Street» che i paesi occidentali iniziarono a risentire gravi problemi in ogni aspetto della vita economica, produttiva e sociale. Si ridussero considerevolmente su scala mondiale la produzione, l’occupazione, i redditi, i salari, i consumi, gli investimenti e i risparmi, cioè tutti gli indicatori economici utili a misurare lo stato di benessere, di progresso dell’economia degli stati.
E così in tale era di autosufficienza economica in cui i carburanti derivati dal petrolio servivano per lo sforzo bellico, Roma vide sfrecciare per le strade del centro e in Campidoglio quest'incredibile vettura futurista a 3 ruote per due persone, realizzata dall’Azienda Elettrica del Governatorato di Roma.
Il veicolo era ad emissioni zero, interamente costruito in tubi d’acciaio con tecnica aeronautica. Aveva un’autonomia di 100 km e una velocità di 40 km/h, il cambio era automatico e facile da guidare. In questo breve filmato si vede la piccola auto elettrica muoversi agilmente in Piazza Venezia e affrontare rapidamente le salita di via delle Quattro Fontane e del Campidoglio.