Santi Sergio e Bacco degli Ucraini

CATTEDRALE DEI SANTI SERGIO E BACCO di Claudio Di Giampasquale

Piazza della Madonna dei Monti nel cuore del primo rione di Roma, si apre tra via dei Serpenti e via degli Zingari. Al centro domina la bella Fontana dei Catecumeni realizzata nella seconda metà del sedicesimo secolo su volere del “Papa tosto” Sisto V, da un lato antistante si affaccia la Cattedrale dei Santi Sergio e Bacco, antico luogo di culto cattolico di rito orientale bizantino dedicata ai due ufficiali dell'esercito romano stanziati in Oriente, convertitisi al cristianesimo e per questo martirizzati in Siria nel 303 dopo Cristo nell'ambito della terribile persecuzione anticristiana scatenata dai tetrarchi per iniziativa di Diocleziano.

Nel corso dei secoli questo luogo di culto passò di volta in volta a vari ordini di monasteri e conventi, finché Papa Urbano VIII l'affidò definitivamente ai monaci di San Basilio che tutt'ora la posseggono.

Sotto un intonaco nel 1718 venne scoperta una bella immagine della Vergine, oggi collocata sull'altare maggiore, che dette alla chiesa anche il popolare appellativo di Madonna del Pascolo. L'icona è una copia di un'altra venerata nel santuario mariano di Żyrowice, una città nell'odierna Bielorussia, nota come "Nostra Signora di Żyrowice" o giustappunto "Nostra Signora del Pascolo".

Fu proprio in seguito a questa scoperta che nel 1741 alcuni fedeli romani facoltosi finanziarono la ricostruzione della chiesa, adoperando dei disegni formulati da Francesco Ferrari nei primi anni del diciottesimo secolo.

Presenta una bella facciata a tre ordini orizzontali con un portale in travertino del seicento, sormontato da un frontone triangolare e dall’iscrizione che ricorda il restauro del Cardinale Antonio Barberini: “F(ecit) ANT(onius) BARBERIN(I) CAR(dinalis) S(ancti) HONUPHRII IN HONOR(em) S S SERGII ET BACCHI” ovvero “Antonio Barberini Cardinale di S.Onofrio fece in onore dei Santi Sergio e Bacco”. Subì ricostruzioni nei secoli diciottesimo e diciannovesimo, delle quali, sostanzialmente, conserva il suo aspetto attuale, furono aggiunte quattro nicchie per ospitare le statue di quattro grandi maestri della Chiesa orientale: Giovanni Crisostomo, Basilio Magno, Gregorio Teologo e Atanasio il Grande. Sempre sulla facciata è raffigurato lo stemma di papa Papa Leone XIII e l'emblema dell'Ordine di San Basilio Magno, la cui curia generale è sede del procuratore della chiesa di Kyiv.

Dal 2019 quest’antica chiesa (la prima menzione risale all’inizio del nono secolo) è cattedrale dell'esarcato apostolico per i fedeli cattolici ucraini di rito bizantino residenti in Italia.

L'interno, a navata unica con volta a botte decorata da un affresco settecentesco raffigurante la Gloria della Madonna in cielo eseguito da Sebastiano Ceccarini, è il risultato di numerosi restauri. L’altare maggiore è ornato da un’edicola con due colonne in verde antico e capitelli corinzi in bronzo, realizzata nel Settecento da Filippo Barigioni. Sopra l'altare, come sopra già detto, è posta l’immagine rivestita d’argento della “Madonna del Pascolo”. Ci sono inoltre vari dipinti due dei quali, ovali, raffiguranti «Sant'Anna insegna a Maria» e la «Natività di Gesù Cristo», risalgono alla prima metà del diciottesimo secolo, entrambi sono stati  parzialmente restaurati. Completa la decorazione del santuario la vetrata con l'immagine della colomba, ossia lo Spirito Santo.

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