NANNARELLA

NANNARELLA, L'ORGOJO DE ROMA di Claudio Di Giampasquale

Anna è stata l’icona del neorealismo italiano, in un’intervista ad Enzo Biagi per Il Corriere della sera, Aldo Fabrizi raccontò che la famosa caduta della Magnani nel film del 1945 diretto da Roberto Rossellini, mentre inseguiva il camion che le portava via il marito fu del tutto casuale. Ci fu però chi, malignamente, insinuò che in realtà cercava di raggiungere la macchina di Massimo Serato, la loro storia d’amore si era chiusa allora miseramente e il figlio Luca si era ammalato di poliomielite...


Nannarella nasce vicino a Porta Pia in un sabato di fine dell’inverno, è il 1908, il sette di marzo. Non conoscerà mai il suo papà, Marina sua mamma ha appena diciotto anni quando la mette al mondo, è una piccola sartina trasferitasi a Roma con la famiglia, provenienti da Fano. Nella foto sopra, al centro, Nannarella decenne è in posa con il cerchio tra le mani, tra zia Dora e zia Italia.

Passa poco tempo e Marina decide di rifarsi una vita, si trasferisce ad Alessandria d’Egitto e abbandona la piccola Anna affidandola alla nonna. Benché senza mamma, la bimba cresce in armonia nella famiglia composta da nonna e cinque zie. Frequenta il liceo classico, senza terminarlo. Studia pianoforte. Ama svisceratamente gli animali, tutti; una notte dorme con una gallina per sottrarla alla morte. Ha un animo nobile, orgoglioso, coraggioso, irrequieto. Più che dalla ragione, la sua vita è guidata dall’istinto. Le manca la mamma, le manca un papà, la solitudine le si appoggia addosso, le entra nella pelle, nell’anima. Nella propria biografia scriverà di quegli anni: ”...Per non sentirmi sola mi basta soffermarmi a guardare il muro di una stanza, il verde di un albero o di un prato, un campo di grano sotto un cielo di nuvole Posso restare anche mezz’ora a osservare una formica, a cercare di capirla. A sognare...”

Al compimento del quindicesimo anno d’età, mamma Marina che si era sposata con un ingegnere tedesco, la vuole con sé per un breve periodo ad Alessandria d’Egitto. Ma quel breve periodo passa in un batter d'occhio, Roma le manca. Quando torna nella sua Porta Pia, Nannarella si iscrive alla Scuola di recitazione Eleonora Duse, che diventerà l'Accademia d'Arte Drammatica, presso l'Accademia di Santa Cecilia.

È quella "la decisione propizia", il resto storia. Storia del cinema e del teatro italiano, storia di una parte del secolo scorso.

Storia di un’artista incomparabile. Storia di un intramontabile orgojo de Roma.

Italiani con Paolo Mieli: Anna Magnani, dalla luna con amore

Ha cominciato a vent'anni e fino alla fine dei suoi giorni non ha mai smesso di lavorare. Anna Magnani ha dato voce e volto alle donne italiane, in patria e negli Stati Uniti, incarnando la popolana e la ribelle, la sciantosa, la prostituta e la madre di famiglia. Jurij Gagarin, il primo cosmonauta russo, le dedicò un saluto speciale dallo spazio, a conferma che lei, e solo lei, in tutto il mondo, aveva diritto ad essere ricordata in un viaggio tra le stelle.

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