IL LAGO SOTTO MONTEVERDE

IL LAGO SOTTO MONTEVERDE di Claudio Di Giampasquale

Monteverde alle spalle del Gianicolo è così denominato perché è ricco di parchi, tra cui la grande Villa Doria Pamphilj e la caratteristica Villa Sciarra addossata alle Mura Gianicolensi. Il quartiere vecchio è ricco di testimonianze storiche, essendo prossimo alla città antica, poiché sorgevano qui gli Orti di Cesare, numerosi luoghi di culto pagani ed alcune catacombe ebraiche e cristiane, tra cui quelle di Ponziano e di San Pancrazio, al di sotto della basilica omonima. Nell'antichità era attraversato dall'attuale via di Monteverde, che era un diverticolo della via Portuense, e il cui tratto iniziale è oggi individuabile nella via Parini e dalla via Vitellia che appunto verso la consolare Portuense collegava il Gianicolo con la costa tirrenica.

Monteverde, anche se ormai fa parte del centro della città, conserva sempre il fascino della collina, isolato dal caos e dal traffico. Al perimetro di questo ampio territorio si trovano due strutture sanitarie, l’ospedale San Camillo-Forlanini situato sulla circonvallazione Gianicolense, e l’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani sulla via Portuense.

Fu all'inizio degli anni trenta che si decise di costruire qui questo grande polo ospedaliero per la cura degli affetti da tubercolosi all'interno di un'area verde di 280.000 metri quadrati ricca di alberi ad alto fusto. Durante i carotaggi effettuati per la realizzazione delle fondamenta venne alla luce una grotta sotterranea sulla quale vennero posti i basamenti della struttura. I lavori si conclusero con l'inaugurazione del complesso il 10 dicembre 1934. Gran parte del tufo utilizzato per la costruzione degli edifici fu estratto da una cava rinvenuta nell'enorme caverna sotto il cantiere in un ambiente sotterraneo di oltre settemila metri quadrati, alto circa dieci, nel quale furono lasciati a cadenze irregolari enormi pilastri di roccia per garantirne la stabilità. In più, in corrispondenza delle fondamenta degli edifici sovrastanti furono realizzati dei pilastri in cemento armato.

Durante il secondo conflitto mondiale questo grande ambiente servì da rifugio antiaereo tanto per i degenti e per il personale dipendente dell'ospedale, quanto per gli abitanti della zona. A tale scopo vennero realizzate delle latrine, ancora visibili. 

Gli antri sotterranei sono occupati da un ampio specchio d'acqua limpida di circa cinquanta metri, che sgorga naturalmente da una fonte potabile. Questo laghetto è stato recentemente riscoperto da un gruppo di speleologi tra il 2013 e il 2014.

Per ulteriori informazioni, contattare l' Associazione Culturale Roma Sotterranea, Via Appia Antica 24, telefono: 06 5422 1988 http://www.romasotterranea.it/ - https://www.facebook.com/RomaSotterranea

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