CHIESA DI SAN COSIMATO

CHIESA DI SAN COSIMATO

É un angolo nascosto nel cuore di  Trastevere, il termine Cosimato è una contrazione fonetica in dialetto romanesco dedicata ai Santi Cosma e Damiano, conferita alla chiesa e al monastero oggi inglobati all’interno dell’Ospedale Nuovo Regina Margherita. Il luogo è anche nominato “in mica aurea” forse per la presenza sulle pendici del Gianicolo di sabbia fluviale di colore dorato, o “Piccolo San Cosma” per distinguerlo dalla più imponente basilica diaconale dei Santi Cosma e Damiano nell'area del Foro Romano oggi in via dei Fori Imperiali. Il complesso di San Cosimato in Trastevere vanta un passato millenario.

Da un documento del Regesto Farfense si evince che il nobile romano Benedetto Campagna fondò, verso la metà del X secolo questo complesso alle pendici del colle Gianicolo. I lavori per la costruzione terminarono nel 1069, anno in cui papa Alessandro II consacrò la chiesa, come ricorda una lapide tuttora conservata. Nel 1229 papa Gregorio IX assegnò il monastero ai Frati Benedettini Camaldolesi che vi rimasero fino al 1234, quando lo stesso pontefice lo affidò a un gruppo di “Poverelle” inviato da Santa Chiara. L’intero complesso fu poi radicalmente ristrutturato da papa Sisto IV nel 1475. La fine del monastero come sede conventuale risale al 1891, quando il complesso fu trasformato inizialmente in ospizio.

Alla chiesa si accedeva dal cortile sulla piazza attraverso il protiro oggi chiuso. Sulla destra di questo cortile si apriva l'ingresso al più antico chiostro monastico, dal quale si passava nel chiostro del pozzo. L'interno, a navata unica e con un bel soffitto ligneo , è stato rimaneggiato nel 1871 e conserva della fase quattrocentesca solo un affresco nel presbiterio di Antonio del Massaro che raffigura la Madonna con il Bambino tra i santi Francesco e Chiara. Una cappella laterale conserva un altare formato da frammenti del monumento funebre quattrocentesco del cardinale Lorenzo Cybo provenienti dalla chiesa di Santa Maria del Popolo, donato dal cardinale Alderano Cybo alle suore Clarisse. La chiesa ha un piccolo campanile romanico.


Entrando nell’ospedale si possono visitare i due chiostri del monastero. Il primo, realizzato intorno al 1240, è uno dei più grandi della Roma medioevale, di forma quadrangolare e con due bracci che superano i 40 metri. Il suo lato settentrionale è stato trasformato in una piccola galleria lapidaria con frammenti di iscrizioni, sarcofagi, capitelli, basi di colonne ed epigrafi. Il secondo chiostro, di minore ampiezza e sopraelevato rispetto al primo è frutto di un restauro quattrocentesco sotto il papa Sisto IV, chiamato appunto chiostro sistino.

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